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Si può formare tolleranza al CBD?

Facciamo chiarezza sul CBD e la sua tolleranza da parte del corpo umano

La tolleranza è un fenomeno in cui un individuo ha bisogno di aumentare progressivamente la dose di una sostanza per ottenere gli effetti iniziali. La tolleranza è diversa dalla dipendenza, che riguarda invece l’uso compulsivo di una sostanza o la necessità di assumerla costantemente. La tolleranza può svilupparsi attraverso vari meccanismi. A livello cellulare, le cellule possono diventare meno reattive alla sostanza. A livello metabolico, la quantità di sostanza che raggiunge il sito di interazione risulta ridotta. Nella tolleranza comportamentale, il consumatore si abitua all’effetto della sostanza.

L’uso del CBD non porta alla tolleranza. È vero il contrario. L’uso del CBD spesso porta a una tolleranza inversa. Il motivo per cui il CBD può produrre una tolleranza inversa è che aumenta gli endocannabinoidi naturali. Ciò significa che, nel tempo, chi ne fà uso può ridurre la dose e ottenere gli stessi risultati. Pertanto, il CBD è l’opposto del THC, che a sua volta riduce i recettori dei cannabinoidi nel tempo.

La cosa è davvero degna di nota per quanto riguarda il CBD, l’aspetto medico ed i costi, poiché i pazienti possono ridurre la somministrazione senza problemi non essendo necessario affrontare un aumento della dose.

Studi

Alcuni studi sembrano evidenziare che il CBD non genera tolleranza, ma potrebbe anzi annullare gli effetti di un’eventuale assuefazione. In pratica, chi assume CBD regolarmente potrebbe aver bisogno di una quantità di cannabinoide sempre minore per percepire gli stessi effetti. A quanto pare i recettori CB1 non resistono alla regolazione allosterica a feedback negativo allo stesso modo in cui resistono alla stimolazione intensa diretta.

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Cosa fare se ritieni di aver costruito la tolleranza

Supponiamo che tu stia usando il CBD da un anno e ritieni di non raggiungere più i risultati desiderati. E adesso? Apparentemente, sei il primo a pensare di aumentare la dose, il che probabilmente funzionerà, ma ti consigliamo un’opzione diversa.

Il tempo stimato di CBD trascorso nel corpo umano è tra 18-32 ore, quindi prova a saltare l’uso di CBD per almeno due giorni e poi ricomincia a usarlo e prova una dose leggermente inferiore.

Conclusione

L’evidenza suggerisce che chi assume CBD non deve avere paura della tolleranza. Questo è davvero notevole, soprattutto data l’ampia gamma di effetti curativi del CBD; molti dei problemi risolvibili col CBD sono attualmente trattati con medicine pesanti, che danno certamente assuefazione. La mancanza di tolleranza al CBD è un altro punto convincente a favore di questo miracoloso cannabinoide.

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